SERVIZIO PATRONATO
Ammortizzatori sociali NASPI / DISOCCUPAZIONE
Con il Jobs Act ideato dal Governo Renzi, l’Aspi diventa Naspi, la Nuova prestazione di Assicurazione sociale dell’impiego, l’indennità mensile di disoccupazione, che a decorrere dal 1 maggio 2015 sarà istituita presso la Gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti, a sostegno del reddito dei lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
La Naspi, a decorrere dalla data suddetta, sostituirà Aspi e Mini Aspi, introdotte dalla Riforma Fornero (art.2 della legge n. 92/2012), di cui riprenderà le norme già operanti, in quanto compatibili.
Invalidità civile
Appartengono a tale categoria assistenziale:
le domande per l’accertamento delle minorazioni civili (invalidità, cecità e sordità);
le domande di accertamento dell’handicap (L. 104/1992);
le domande per la disabilità (L. 68/1999).
Nel primo caso per l’assistenza sociale ai minorati psichici e fisici si interviene con provvidenze economiche sotto forma di assegni o indennità. Nel secondo e terzo caso si possono avere delle agevolazioni come assunzioni privilegiate negli enti pubblici o privati, assistenza sanitaria, fiscale e agevolazioni per la frequenza scolastica, addestramento e qualificazione professionale e abbattimento delle barriere architettoniche.
MATERNITÀ E CONGEDI PARENTALI
Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alla lavoratrice durante il periodo di gravidanza e puerperio e anche in caso di adozione o affidamento di minori, retribuito all’80%.
Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro riconosciuta ai lavoratori dipendenti per ogni minore nato adottato o affidato. Durante il periodo di assenza dal lavoro il lavoratore percepisce un’indennità sostitutiva pari al 30% della retribuzione giornaliera.
ASSEGNI UNICO UNIVERSALE
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.